Il Governo Meloni sta pensando ad una nuova pensione anticipata a 64 anni per le donne: quota 84. Ecco come funziona e le altre ipotesi.
Quota 84 potrebbe essere la nuova pensione anticipata per le donne, che permetterebbe di smettere di lavorare al compimento di 64 anni con 20 anni di contributi. Vediamo come funziona e quali sono le altre ipotesi che l’esecutivo sta valutando.
Quota 84 per le donne: nuova pensione anticipata a 64 anni
Stando ad alcune indiscrezioni, il Governo Meloni starebbe pensando di lanciare una nuova pensione per le donne: quota 84. Al momento, è bene sottolinearlo fin da subito, si tratta solo di un’ipotesi. L’esecutivo, infatti, sta vagliando anche altre possibilità . Comunque, questa nuova proposta pensionistica è diversa sia dall’Ape social al femminile che da opzione donna. Consentirebbe, infatti, di uscire dal mondo del lavoro a 64 anni con 20 anni di contributi.
E’ sempre una pensione anticipata, ma funziona in maniera diversa rispetto alle altre perché non sarà necessario aver raggiunto un emolumento di almeno 2,8 volte la minima, ma si potrà sfruttare lo “scivolo” con il ricalcolo tramite il metodo contributivo. Stando alle simulazioni, quota 84 dovrebbe garantire un assegno mensile fisso fino a 1.500 euro, senza rivalutazione, che si trasformerà nella retribuzione intera al raggiungimento dell’età pensionistica.
Quota 184: Ape social, opzione donna e quota 103 restano in vigore
Attualmente, l’Ape rosa e opzione donna restano in vigore, ma in merito a quest’ultima il Governo Meloni sta valutando se allargare la platea delle beneficiarie. L’intenzione è quella di eliminare il requisito relativo ai figli, ma mantenere l’accesso solo alle donne caregiver, disabili con almeno il 74% di invalidità , licenziate o dipendenti di aziende in crisi. Resta attiva anche quota 103, con 62 anni d’età e 41 di contribuiti, modalità che va a penalizzare le persone di sesso femminile, visto che a quell’età hanno in media 28 anni di contributi.
Inoltre, l’esecutivo starebbe valutando altre due opzioni: una pensione anticipata tra i 60 e i 63 anni di età con 35 di contributi e un’altra a 63 anni con 20 di contributi e ricalcolo contributivo dell’assegno. Il Governo Meloni, però, deve fare i conti anche con i costi relativi alle pensioni: secondo il Nadef, la spesa pensionistica è stimata in aumento di 1,9 punti/17,3% rispetto al 2024.